
- 30/04/2024
- Guide e Consigli Pratici
Intervistatrice: Iniziamo parlando della tua passione iniziale. Volevi diventare direttore di hotel, giusto?
Domenico: Esatto, la mia prima scelta è stata la scuola alberghiera. Tuttavia, dopo aver frequentato per qualche mese, ho realizzato che non era la strada giusta per me.
Intervistatrice: Quindi, da giovane eri già coinvolto nel settore alberghiero?
Domenico: Sì, fin da piccolo. Nella mia zona, essendo turistica, ho iniziato lavorando come cameriere negli alberghi e nei ristoranti. Questa esperienza mi ha introdotto al mondo dell'ospitalità.
Intervistatrice: E poi, come sei passato dall’alberghiero all’Enel o alla SIP?
Domenico: Dopo l'alberghiero, ho avuto l'opportunità di entrare nel settore elettrico, grazie alla forte domanda di specialisti per gli impianti elettrici nelle villette costruite dai turisti. Questo ha acceso la mia passione per l'elettrotecnica.
Intervistatrice: A che età hai deciso di iscriverti all’ITIS?
Domenico: Subito dopo la scuola media. Questo cambiamento di direzione è stato determinato dalla mia crescente passione per l'elettrotecnica.
Intervistatrice: E poi, come hai proseguito la tua carriera?
Domenico: Dopo aver terminato gli studi, ho lavorato per alcuni mesi in una società di impianti, ma il mio obiettivo era di lavorare su progetti più grandi, come impianti industriali. Questo mi ha portato a Milano, dove ho avuto opportunità significative, inclusi lavori all'estero in Libia e Arabia Saudita.
Intervistatrice: Che effetto ha avuto l’incontro con Agatha sulla tua carriera?
Domenico: L'incontro con Agata è stato un punto di svolta. Dopo aver lavorato all'estero, ho deciso di stabilirmi in Italia per stare più vicino a lei, lavorando prima a Milano e poi spostandomi in base alle esigenze lavorative.
Intervistatrice: Quando hai deciso di avviare la tua società?
Domenico: Dopo alcuni anni lavorando come consulente, ho deciso di avviare la mia società negli anni '80, sfruttando le opportunità di lavoro che si presentavano, come la partecipazione a progetti di grande rilievo, incluso lo stadio di San Siro.
Intervistatrice: E tuo figlio Francesco? Come è entrato in questo mondo?
Domenico: Francesco ha mostrato interesse fin da piccolo, seguendomi nei lavori. Nonostante la mia iniziale riluttanza a coinvolgerlo direttamente nell'azienda di famiglia, la sua passione e dedizione hanno prevalso. Dopo aver completato gli studi liceali, ha deciso di unirsi a me in azienda.
Intervistatrice: Quindi, è stata una decisione comune quella di lavorare insieme?
Domenico: Sì, Francesco ha scelto di seguire la mia stessa strada, dimostrando grande interesse e capacità nel settore elettrico. La sua partecipazione ha arricchito l'azienda, portando nuove idee e progetti.
Intervistatrice: Che consiglio daresti a Francesco e alle nuove generazioni che vogliono intraprendere questa carriera?
Domenico: Il mio consiglio è di seguire sempre la propria passione, di essere sempre pronti a imparare e di non avere paura di affrontare nuove sfide. Il successo viene con la dedizione e il duro lavoro.